ORE 8:30 IN PIAZZA IN BICI DA STRADA
SE NON PIOVE
Dopo 4 chiacchiere si sale a Cazzano, l'andatura è abbastanza tirata per arrivare prima a Sprea. Matteo imposta il ritmo, poi scollinati e scesi nella val d'Illasi mi metto io in testa al gruppetto, solo perchè davanti ho visto un bel gruppo da poter ciucciare la ruota in piena tranquillità. A Tregnago siamo sulle loro ruote, ma la nostra salita di giornata era quella che da Cogollo sale alla pala. Dopo pochi km li abbandoniamo e inizia questa nuova salita, almeno per me. Subito è tranquilla, poi è sempre più ostica, vigliacca quanto ostica. Arriviamo alla pala e si sale sulla strada che porta a Sprea, alle 10 siamo li e dopo 10 minuti ecco che arrivano i primi. Strano non vedo el Ponta,
eccolo a un minuto, tutto sotto controllo, e dietro tutto il resto del gruppo. Pedrosa? C'era un pò di freddo per aspettarlo così siamo partiti per una Trincea. Penso che questa salita l'abbiamo allungata, soprattutto dove iniziano le case, non finiva mai. Arrivati a Campofontana la strada è tutta in discesa, dopo una pausa coca e caffè via si riparte. A San Giovanni tra le menti strane degli altri due balena l'idea di salire a Castelcerino, io cerco di dissuaderli dicendo che è una salita inutile, ma oramai ne sono convinti, io dico che non la faccio ''non ghemo mia rampegà abbastanza?'' Poi se torno a casa presto magari mi becco un'' bravo che sei tornato presto'' ( invece è stato ''un già a casa?.....''). A San Giovanni mi metto davanti da buon gregario e tiro i due scalatori ai 50 orari fino a Montecchia. Qui li saluto e me ne torno a casa dalla provinciale. Il giro finisce con 90km e spiccioli e una Bud bevuta in sul mio piccolo terrazzo.
Tappa sei, la più lunga di questa corsa a tappe. Penultima tappa, Fabio arriva in 47esima posizione, facendo combricola con gli altri 2 italiani. Oggi ultima tappa di 86km, una passeggiata in confronto alle altre tappe già corse. Cliccando questo link si può vedere il VIDEO TAPPA SEI dove alla fine si vedrà un volto già visto, da lontano ma l'è lu.


Quinta tappa, 95km e 1500mt di dislivello, rispetto alle altre già corse si può definire tappa di trasferimento. Fabio arriva in 61esima posizione. Mancano poche tappe oramai, il grosso è fatto. Ci sarà un tappone nei prossimi giorni poi l'avventura si può definire conclusa. C'è un dettaglio: dalle foto e dai video fatti dall'organizzazione non si riesce a vedere ne Fabio e nemmeno Andrea, la classifica è l'unico modo per vedere se tutto procede nella giusta maniera. Che siano effettivamente in Mongolia? Magari sono a Ibiza a crogiolarsi con birra e discoteche....... proprio i tipi giusti della trasgressione della vita notturna.............
Dopo la pioggia di ieri e le difficoltà che i biker hanno trovato durante lo spostamento l'organizzazione ha deciso di accorciare la tappa, portandola da 175km a 95km. Fabio continua del suo passo, regolare come un pendolino svizzero, arrivando primo tra gli italiani in 49° posizione. E Beghini cosa farà? Ce lo dirà quando sarà a casa......
Terza fase del 2013 Genco Mongolia Bike Challenge presentata da Orbea è stata sospesa al chilometro 40 a causa di forti piogge durante la notte che ha reso uno dei fiumi più grandi invalicabili. Gli atleti sono stati trasferiti al campo di Tre stage dopo aver trascorso un po 'di tempo a visitare le famiglie nomadi locali.
a che posti roba da pelled'oca. IN MEZZO AL GRUPPO CI SARA' ANCHE FABIO
La prima tappa se n'è andata, 120km e 2900mt di dislivello. Fabio in mezzo a tutti elite si è comportato in maniera egregia. Il suo obbiettivo è quello di arrivare alla fine, non ha velleità agonistiche, infatti per evitare di perdersi si è comprato un garmin dove caricare le mappe. L'importante è arrivare e riuscire a bere una birra che sicuramente non mancherà.