Le
gare importanti si vincono con il duro allenamento e sacrificio. Nel ciclismo
non s’inventa niente alla domenica della corsa. Una prestazione positiva o
negativa è il risultato del lavoro fatto nelle settimane precedenti.
Alla
DivinusBike Clivus si è giocato un derby in casa. Il team Hellas Monteforte
presentava al via le punte di dimante della squadra, Alessandro Pantano e Juan
Daniel Cavazza detto Pedrosa, per le sue origini equadoregne. Il resto del team
doveva svolgere un lavoro da gregari per loro, tutte le strategie di gara puntavano
su di loro. Infatti sono stati allestiti gazebi, traguardo, pasta party e docce
per i forti atleti e mentre loro correvano giravano panini, pastasciutta e birra
radler, questo è fare il gregario.
I
riflettori dei media erano puntati su loro due, le scommesse correvano a fiumi,sono
stati presi d’assedio i centri Better,
Punti SNAI, SCOMMETTI CHE TE FREGO, perfino Jenny a’ Carogna è sceso in campo
in prima persona per placare gli animi dei scommettitori.
Si
puntava non sul vincitore ma su cosa avrebbe rotto Pedrosa, mentre su Pantano è stato scommesso se l’avrebbe
finita in condizioni da sembrare un essere umano.

Che
dire della loro gara? Boh sinceramente non l’ho seguita, avevo da fare qualcos’altro,
ma posso dire loro bravi hanno finito una gara tosta, soprattutto Alessandro
che era il meno esperto dei due e soprattutto alla sua prima marathon. Pedrosa nonostante l’età è un
veterano delle gare, ovunque ci sia competizione lui c’è. Come Berlusconi,
basta che ci sia una telecamera e lui c’è.
Due
giri di questo percorso sono tosti, penso che la madonna della Bassanella sia
apparsa a più di qualche biker e in certi casi si sia tappata anche le orecchie
per le imprecazioni.
Alla
fine entrambi sono arrivati al traguardo, penso Pedrosa prima di Pantano. Entrambi
l’hanno finita, le scommesse su Pedrosa sono cadute tutte, perché nessuno aveva
scommesso che la bici avrebbe retto fino alla fine, mentre su Pantano qualcuno
ha vinto un casco di banane per aver
azzeccato l’ipotesi di arrivo con qualche inconveniente fisico Cosa importa se una volta tagliato il
traguardo hai avuto un conato da asfaltare un marciapiede, l’importante che l’abbia
finita e che ti sia divertito.
Dall’inviato
della Gazzetta , Mante.
Nessun commento:
Posta un commento