martedì 28 maggio 2013

SU E GIU' DAI COLLI BERICI

Il classico su e giù sui colli Berici è stata la scelta che ha prevalso domenica. Alla partenza sembrava prevalere i 4 passi, ma forse per la temperatura frizzante, forse per incomprensione forse anche per faticare meno, questo riguarda il sottoscritto si è deciso per il giro annunciato prima. Alle nove in piazza il numero dei partecipanti era superiore del solito, almeno, in quelli in cui ultimamente ero presente, eravamo in 3-4-5 al massimo. Sotto il monumento si sono riviste facce che da tempo non vedevo in bici, Dario Jet, Daniele F, GENTE CHE VA PIAN, poi c'erano io, Luca S, Il Presidente, Edoardo, Matteo, Gian e Illeana, chi manca alzi la mano. Ho fatto qualche foto, ma lunedì il cavo per scaricarle si è disintegrato e il mio '' cell hard touch screen'' non si accende più. Pazienza sono tornato al mio Nokia spartano, le foto le fa, ma non posso scaricarle. Va beh stavolta scrivo solo, anzi no vado su google immagini.

 Eccoci qua sulla foto, nove ciclisti, eravamo noi no?
Partiti si va a Sarmazza, Sorio, Monticello, Brendola e su a Perarolo. Allo scollinamento Dario Jet ci saluta, TROPPO ALTA L'ANDATURA, GHE GHEMO TIRA' EL COLLO. AHAHAHAHH
Si continua verso San Gottardo, Scudeleta e giù a Barbarano, qui si pedala sulle strade del giro, nel senso opposto. Una riflessione, la strada per i big dicevano che era in pianura, ma per me era in salita, almeno era un continuo su e giù, diversi punti di vista. A Villa del Ferro che si fa? Naturalmente si sale al Botteghino Risorto, un km di muro vero e proprio, da piccone  e corda e da li giù a Lonigo e casa. Da segnalare la gran gamba del Presidente, ai 37 orari sulla strada da Lonigo a San Bonifacio chiede se ci siamo  tutti.

2 commenti:

  1. IO DA BUON PRESIDENTE CI TENGO CHE TUTTI I NEURONI RITORNANO A CASA

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    1. come fa un buon pastore con le sue pecore, meglio caproni

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