lunedì 28 settembre 2009

Resoconto 24h MTB Roma

Dopo la pedalata nella storia del venerdì e una notte in accampamento la giornata del sabato inizia con un sole splendido e una temperatura a dir poco estiva.


Dopo un paio di giri di prova del percorso mi rendo conto che il caldo e la polvere la faranno da padroni per tutto il giorno. Il tracciato di gara (7 km a giro) si presenta praticamente piano con qualche single-track e qualche passaggio sopra dei ponti in porfido, non ci sono particolari difficoltà se non per una “buca” dove molti scendevano a spingere la bici e qualche ostacolo tipo pietre e alberi che soprattutto con il buio potevano diventare pericolosi. Il fondo nella prima parte era molto sconnesso e lì si ballava molto, mentre nella seconda si faceva più scorrevole, comunque spazi per rifiatare … nessuno tranne quando si incontrava qualche “tappo”.



Andrea e la sua squadra da quattro partono subito forte e puntano al podio, io che sono in una da otto punto a capire quando tocca a me, quanto tempo ho tra un giro e l’altro e come funziona il cambio.
La strategia della squadra di Andrea è quella di fare un giro “a tutta” a testa, io fortunatamente mi ritrovo a fare 2 giri alla volta di giorno e 3 giri di notte così resta abbastanza tempo per riposare e anche per dormire.
Girare la prima volta di notte con il buio è stata dura: non tanto per il faro che faceva egregiamente il suo lavoro ma per la polvere sollevata dalle bici che diventava un cono di nebbia davanti al naso. Comunque solo una volta ho rischiato finendo in mezzo a un campo arato.
Alla fine l’esperienza è stata molto buona e mi sono divertito.


La squadra di Andrea che ha dato l’anima e ha messo in campo tutta la sua grinta atletica si ritrova dopo la notte terza ma con poco distacco dalla seconda. Andrea smessi i panni da atleta adotta una tattica psicologica: prima convince gli avversari di essere saldamente al secondo posto con un giro di vantaggio e poi carica i suoi compagni di squadra spiegando di come gli avversari siano “cotti” e ormai alla portata di mano. Esaltati dalla possibilità di portare a casa il secondo posto i nostri atleti ce la mettono tutta e giro dopo giro accorciano le distanze fino a superare gli avversari conquistando un meritatissimo secondo posto.

L’esperienza della 24h è stata quindi molto positiva, il parco degli acquedotti è stato una cornice fantastica alla manifestazione che però ha mostrato parecchie “pecche” nell’organizzazione.
Pochi bagni, niente lavaggio bici, fila per la pasta. E poi solo e sempre pasta al pomodoro e acqua per 24h non è il massimo, si sentiva la mancanza di un ristoro in prossimità del circuito di gara.
Lo stand della red-bull era fantastico: bastava aprire il frigo e gustarsi una red-bull fresca, peccato che alle 4 del pomeriggio svuotati i frighi nessuno li ha più riempiti. Forse la red-bull pensava che si trattasse di una gara di 4 ore e non di 24!!!!!
Sinceramente da una gara cosi famosa e blasonata mi aspettavo qualcosa di più.
Vabbè mi son divertito lo stesso e poi mi sono strafogato una pizza d’asporto che era la fine del mondo!!!!
Alla prossima!!!

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