lunedì 23 maggio 2011









Alla Divinus Bike Federico Birtele centra il tris



La nona edizione della Divinus Bike, Granfondo di mtb magistralmente organizzata dall'Hellas Monteforte Ciclobike, si è conclusa con la vittoria di Federico Birtele e di Marika Covre. L’atleta del team Bussola è così riuscito a scrivere il suo nome per la terza volta nell’albo d’oro di questa manifestazione, abituata ai grandi numeri e in grado di suscitare sempre grandi aspettative. La Divinus Bike quest'anno era inserita nei circuiti Serenissima-CoppaVeneto, Lessinia Tour e Prestigio.


Anche questa occasione sono stati moltissimi gli atleti arrivati a Monteforte: 1802 gli iscritti, accolti da una splendida giornata di sole e da una temperatura assolutamente estiva. La partenza è stata anticipata alle ore 9,00, soprattutto per accelerare i tempi nella giornata ed evitare i pericoli della calura pomeridiana. Chi voleva poteva fare una abbondante colazione nello stand allestito vicino alla segreteria, altri gustavano il secondo caffè del mattino, giusto per dare un po’ di carica.




Le operazioni di verifica tessere sono state effettuate all’interno del Palasport, a due passi dalla partenza di via Dante, e come nelle edizioni passate si sono svolte in modo rapido e senza intoppi. Nel pacco gara abbiamo trovato tre bottiglie di pregiato vino locale, un paio di bretelle ad alta visibilità per il riding notturno, una bottiglia di birra, una bottiglia di integratore salino, una maglietta di cotone personalizzata, due buoni per il pranzo. Ottima la tabella portanumero, con una parte, staccabile per chi non la ritenesse necessaria, nella quale erano indicate altimetrie, distanze e punti di ristoro.




Le partenze si sono susseguite a distanza l’una dall’altra di otto minuti: gli atleti sono stati inseriti in cinque griglie, l’ultima delle quali riservata agli escursionisti, che dovevano percorrere circa una ventina di km. Gli agonisti dovevano affrontare invece 1450 metri di dislivello distribuiti su circa 47 km. Il tracciato di gara è stato leggermente modificato rispetto alle passate edizioni, con un paio di varianti sulle salite, ma la struttura di base è rimasta la stessa: rispetto all’edizione 2010 lo abbiamo percorso in senso antiorario.


Al botto dei trombini Federico Birtele parte a tutto gas, marcato stretto da Maurizio Anzelini (Team Bsr) e Simone Boscaini (Turnover), ma i due ben presto dovranno calare il ritmo: Birtele preferirà poi dosare le energie, in località Castelcerino un gruppo di circa 8 inseguitori lo raggiungerà e cercherà di controllarne l’azione. Ma dopo aver raggiunto metà percorso, quando si ritorna verso Monteforte, Birtele attacca di nuovo sia nel tratto di discesa in single track quanto nel falsopiano che porta verso il Castello D’illasi. E la sua azione riesce in pieno, acquisisce preziosi secondi di vantaggio che nel finale diventeranno quasi quattro minuti.




Alle sue spalle riuscivano a tenere Andrea Pendini (team Corratec) e Marco De Polo, (Ideal Bikes), che arrivavano al traguardo staccati di un solo secondo; altri fra gli inseguitori hanno dovuto rallentare il passo per il caldo e la stanchezza.


In campo femminile ottima la prova di Marika Covre, sempre in testa al gruppo: alle sue spalle si è piazzata Sarah Palfrader, che è riuscita ad aver ragione di Chiara Campanelli solo nella parte finale della gara.





Ecco le interviste curate da Paola Speri:

FRANCESCO POSENATO (Presidente Hellas Monteforte): Il nostro obiettivo è che tutti si divertano, per questo il nostro impegno è soprattutto nella sicurezza e nel trovare una gestione di gara in cui nessuno ne sia penalizzato. Anche quest'anno mi sembra che tutti siano soddisfatti, i riscontri positivi sono molti. Per festeggiare il decimo anniversario ci inventeremo qualcosa.


ANDREA BEGHINI (Segretario Hellas Monteforte): La nostra vuole essere 'la grande festa degli amatori' e ci sembra proprio di riuscire nel nostro intento. Se la manifestazione gode sempre di molto successo è sicuramente anche grazie ai tanti volontari e alle associazioni che ci danno una mano, al percorso adatto a tutti e in estrema sicurezza. Un ringraziamento particolare va agli main sponsor: Zerowind e la cantina di Monteforte.


FEDERICO BIRTELE: Questa vittoria ci voleva proprio. ci ho creduto fin dall'inizio, anche se stamattina le sensazioni non erano proprio delle migliori. Sono partito a tutta per stare davanti. Per un buon tratto ho controllato i miei avversari, poi verso la fine ho smesso di girarmi a guardare, ed è stato il momento in cui sono riuscito a staccarmi. Sono proprio felice, il morale ne gioverà sicuramente, anche perché faccio tanti sacrifici per ottenere dei risultati. Voglio dedicare questa vittoria ai miei genitori, che anche oggi, come sempre sono qui con me, e alla mia squadra, perché hanno creduto in me anche quando le cose non andavano proprio al meglio.


ANDREA PENDINI: Per la mia età (43) e il mio livello, sono molto contento così. La bici è un po' il mio mondo, in quanto anche per lavoro vivo fra le bici; sono infatti general manager della squadra per cui corro. È andato tutto bene fino all'ultima salita, quando ho iniziato ad avvertire dei crampi e De Polo mi ha raggiunto. Se sono riuscito ad aggiudicarmi la volata è stato solo per esperienza, ho infatti inserito il rapporto più duro, ho trenuto sotto controllo i crampi e con un po' di furbizia ho battuto il mio rivale. Vorrei che i miei atleti professionisti avessere sempre la grinta che ho io, ogni volta che gareggio… mi arrabbio quando vedo che non tengono duro, ma cedono di fronte alle difficoltà.'


MARCO DE POLO: È la prima volta che vengo a Monteforte. È una bella gara. Sono di Pordenone, ma da quest'anno corro per una squadra di Vittorio Veneto, quindi correrò molto iù spesso in Veneto. Penso di aver pagato un po' alla partenza perché sentivo le gambe piuttosto dure, perché domenica scorsa ho gareggiato sooto una pioggia battente, e non avevo ancora superato completamente quello sforzo. So comunque di avere una certa resistenza e di solito, anche se parto male, so di recuperare nella seconda parte della gara, e così è stato anche oggi.


MARIKA COVRE: Ininterrottamente da due mesi partecipo a gare ogni domenica, e comincio a risentire della fatica. È stata una gara piuttosto dura, più dura degli altri anni, ma io per fortuna preferisco correre con il caldo piuttosto che con la pioggia, quindi oggi sono andata bene. Nei tratti di saliscendi poi sono riuscita a stare in mezzo ad altri atleti, tenendo il loro ritmo. Per i primi dieci chilometri circa sono stata con la Campanelli, poi ho capito di poter allungare. Sono contenta perché così consolido la mia prima posizione nella Coppa Veneto, che è uno dei miei obiettivi di stagione.


SARAH PALFRADER: Ero qui con la squadra per publicizzare la nostra gara in Alta Valtellina e così abbiamo anche corso. È la seconda gara della stagione, quindi non pensavo di fare un podio. Poi però ho visto le nmie avversarie ed ho pensato che avrei potuto provarci. Ed infatti è andata bene, soprattutto in salita, dove penso di aver recuperato molto.


CHIARA CAMPANELLI: È sempre una gara bellissima, con salite e discese larghe e sicure, e mai un tappo, proprio per le partenze scaglionate. Sono partita bene e poi ho perso qualche colpo, ma sono felicissima così.


Ottima la segnalazione del percorso, in cui era impossibile sbagliare: nei tratti dubbi c’era un vistoso “no” a terra posizionato sulla direzione sbagliata. Ogni km era tabellato, moltissimo il personale a presidiare il percorso: più di 70 postazioni coperte dal personale del Gruppo Hellas Monteforte e dai Volontari della Protezione Civile Alpini con circa 150 persone. Erano presenti quattro ambulanze della Croce Rossa e quattro medici, oltre al numeroso contributo offerto dagli agenti della Vigilanza locale e dai Carabinieri. Ci sono state solo un paio di cadute, fortunatamente senza gravi conseguenze: quando sono in gara 1800 persone la cosa non puo’ che rivelarsi significativa.


Eccellenti le docce ed il lavaggio bici, riforniti benissimo i ristori, sia quello all’arrivo quanto i quattro posizionati lungo il percorso, dove si ascoltava la nona sinfonia di Beethoven, in omaggio alla nona edizione della Granfondo. Come d’abitudine pasta party che si rivela pranzo completo, con la possibilità di bere anche una birra fresca o un ottimo bicchiere di vino.


Molto ricche le premiazioni sia per gli atleti quanto per le società, anche se il servizio di cronometraggio è incappato in una giornata storta che ha fatto slittare il tutto un po’ di tempo dopo rispetto a quanto inizialmente previsto. Ma in fondo non era il caso di dare troppo peso alla cosa: l’atmosfera di festa ed un calice di Soave rendevano piacevole l’attesa.


In una manifestazione così attenta e accurata non poteva mancare un aspetto legato alla solidarietà: parte del ricavato sarà infatti devoluta a tutti coloro che sono stati danneggiati dall’alluvione dello scorso novembre, quando l’Alpone ruppe gli argini e provocò danni ingentissimi alla popolazione.
Al Comitato Organizzatore vanno ancora una volta i nostri complimenti, siamo certi che nel 2012 riusciranno ancora a rispondere in pieno alle aspettative dei bikers: li vediamo arrivare sempre da piu’ lontano, come dimostrano le mille divise diverse che abbiamo osservato, e i motivi ci sono tutti.

(Sandro Bongiorno)




Fonte: Solobike.it









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